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martedì, ottobre 16, 2007

Sfatiamo il mito - parte 2

Torniamo all'offerta gastronomica giapponese -o meglio- alla gastronomia offerta in Giappone. La precisazione e' necessaria visto che oltre alla cucina indigena tratteremo anche i particolari piatti che vanno di gran moda sulle tavole giapponesi, al di la' della originaria provenienza.

E come non iniziare dall'izakaya, la trasposizione dell'italiana osteria per certi versi, che e' sicuramente uno dei posti piu' tipici dove andare a mangiare con amici, a sbronzarsi con amici, o ad aspettare l'alba perche' si e' perso l'ultimo treno (sempre con amici).
Di izakaya ne esistono miriadi di tipi, da quella tradizionale a conduzione familiare alle grandi catene che spadroneggiano nei centri urbani. Sono spesso diverse per arredo, ubicazione e prezzi ma generalmente tutte sono accumunate da un menu estremamente vario e, tra loro, molto simile.

La cucina delle izakaya non ha una regionalita' o una nazionalita' ben definita, per quanto strizzi ovviamente l'occhio ai piatti giapponesi piu' comuni. Si troveranno quindi spiedini di pollo, sushi e sashimi in combo set vari, pesce alla piastra, miso e riso bianco, ma anche pizze (sono molto simili a piadine condite con pomodoro e formaggio generico in realta'), insalatone, involtini cinesi, omelette, piatti di pasta, patatine fritte, stuzzichini pastellati e un'infinita varieta' di ricette combinate prendendo spunto dalle varie cucine che tirano per la maggiore.



Alcuni piatti escono cosi' colorati, strambi, e di odori/gusti talmente sconosciuti che e' quasi un piacere provarli. "Quasi" perche' spesso esperimenti come gli "involtini primavera con formaggio fuso" (che vedete nella foto nella parte sinistra del piatto, a fianco di non mi ricordo piu' cosa) non sono proprio quel che si dice un ottimo abbinamento di sapori.

L'izakaya rimane comunque un'esperienza che piu' che "da provare" diventera' "ordinaria" per tutta una serie di ragioni: orario continuato 24/7, localizzazione capillare, menu periodicamente aggiornati con novita' (che se di successo diventano regolari), servizio al tavolo rapido (ricordando che si tratta di cibi precotti) e prezzo davvero contenuto. Il fatto poi che affezionandosi a una particolare catena (chi ha detto Za-Watami?) si ha la certezza di ritrovare il medesimo gusto negli stessi piatti di ogni filiale, e' soggettivamente un plus.

Ma attenzione. Oltre all'offerta nipponica, ci sono diverse varianti per mangiare in compagnia, a partire dalle osterie di tipo koreano. Queste non hanno un nome preciso, o meglio lo avranno sicuramente in patria, ma in Giappone per dire "andiamo a mangiare koreano" si dice andiamo a mangiare da [nome del locale]; questo principalmente perche' non esistono famose catene di osterie koreane, e le insegne private spopolano. A ragione direi.


E' il caso del Gunbali ad esempio, locale di Shin Ōkubo che ha tra l'altro aperto da poco una filiale a Ōkubo (sempre in zona). Ormai si va a Ōkubo perche' il Chamisul (참이슬), che potete ammirare svettante al centro della tavola, costa meno.
Al Gunbali fanno diversi piatti tradizionali koreani, anche se vengono in genere snobbati tutti dal sottoscritto visto che il piccante mi stuzzica poco, e si finisce sempre per prendere la carne di maiale alla piastra o sangyopsal (삼겹살) per dirla alla koreana. Come si evince dalla foto, il sangyopsal e' accompagnato da un monte di accessori, che non sono dei contorni ma servono a preparare il boccone vero e proprio.
Infatti, dopo aver tagliato le striscione di maiale cotte, le si intinge in salse e/o sughi a piacere (ce ne sono generalmente due), le si adagia su una foglia di insalata, si aggiunge del riso, cipolle e/o spinaci, si infagotta l'insalata e si mette in bocca.


Piu' o meno cosi'.

Altra tipologia di locale molto gettonata e' dove si mangia yakiniku, carne alla griglia. La differenza con quello che si potrebbe immaginare standard in occidente, e' che la carne e' gia' tagliata a bocconi (nulla di nuovo, e' tipico della cucina orientale) e viene servita cruda.



La cottura e' infatti lasciata al cliente, che grazie al fornello in dotazione al tavolo se la cuoce come preferisce. Esistono ovviamente locali di diverse fasce di prezzo, e in genere il fornello e' elegantemente incassato nel tavolo. La bettola in cui la foto e' stata scattata pur non presentando queste finezze ha carne buona e prezzi ancora meglio.

In conclusione, la carrellata proposta vi portera' comunque di fronte a tavolate ricolme di piatti, piattini, ciotole e ciotolette, bicchieri bicchierini e boccali. Perche' in Asia non esiste il concetto di antipasto, primo e secondo: si mangia tutto contemporaneamente, e si divide il piatto scelto con quello scelto dagli altri commensali.



Dopodiche', ognuno fa quello che gli pare :)


[Disclaimer - Il testo era pronto da mesi, volevo aspettare di avere foto migliori da allegare, ma alla fine mi sono deciso per le originali previste. Mi scuso per immagini tecnicamente sbagliate, ma i momenti in cui sono state scattate non concedevano certo un mood da fotografo.]

lunedì, ottobre 15, 2007

Idle

Dopo un'estate psicologicamente movimentata, e' il momento di fare un punto della situazione, accorgendosi che la propria vita sta per essere rivoltata come un guanto. "Sta per", non ancora ma quasi, siamo tutti in attesa. Qualunque sia l'esito.