Soundtrack del mese

U2 - City of Blinding Lights

[How to Dismantle an Atomic Bomb - 2004]

giovedì, marzo 30, 2006

La cura del curry

Il curry mi e' sempre piaciuto abbastanza, adesso ho finalmente potuto espandere i miei gusti. O almeno placare il mio appetito. Generalmente vado una volta a settimana, a pranzo, ma ultimamente ho raddoppiato la frequenza: si mangia tanto e con gusto.

Il posto prediletto e' una Curry House della catena CoCo, che si trova a 2 minuti dall'ufficio in Aoyama Dori, esattamente davanti al palazzo della Sony.
Dopo mesi di sperimentazioni e raffinamento ho trovato il menu definitivo: riso con curry e formaggio versione abbondante (400gr di riso), e con l'aggiunta di un tonkatsu, giusto per gradire.

La sbobba che ne esce e' straordinaria, mi sazia fino a sera e come unica controindicazione c'e' il problema delle potenti ondate di abbiocco che provoca verso le 15... ma sopporto ben volentieri.

Una cosa che non capisco di CoCo e' la promozione in corso: in pratica e' un concorso ad estrazione, i cui premi sono tre e sono tre cucchiai. Immagino si paghi il design...

lunedì, marzo 27, 2006

Normale weekend di follia

Non mio intendiamoci (beh magari anche un po' si), ma in generale di chi gioca WoW in ottica pvp. Perche' questo weekend c'era bonus doppio a Warsong.
Warsong Gulch e' strutturato come un CtF (Capture the Flag), 10 contro 10, ed e' il battleground piu' veloce e frenetico del gioco. Beh veloce in teoria, in pratica puo' durare ore, ma sorvoliamo per ora.
Insomma bonus doppio in un bg tecnicamente veloce, il risultato e' che l'80% della comunita' vi si fionda a peso morto, con risultati degni della A4 a Ferragosto. La prima cosa che salta all'occhio, a chiunque, e' lo spam in chat e contro chat di gruppi che cercano druidi, sempre. Il druido infatti e' il miglior flag carrier del gioco, di conseguenza averne uno o due in squadra garantisce alte possibilita' di successo. E i druidi vanno a ruba.

I gruppi formati da gente di alto rank non hanno problema, loro chiamano e un druido pure occupato sgruppa e va con loro perche' sa che si vincera' quasi automaticamente, e piu' velocemente si vince piu' onore si porta a casa.
Poi ci sono i premade di livello medio, discreti giocatori e classi bilanciate, sono gruppi rari ma che spesso portano a ottimi risultati, i preferiti del sottoscritto.

E poi c'e' il pug selvaggio. Pug sta per Pick up group, significa un gruppo formatosi per caso dentro il bg da gente che si e' messa in coda singolarmente. Ci si trova e in genere si gruppa, ma ovviamente escono gruppi sbilanciati, con uno sfacelo di rogue (di solito, dopotutto e' la classe piu' inflazionata) e 0 cure (un pally ogni tanto magari, che ovviamente non cura cercando la via del DPS) e sempre in genere si perde. Ma attenzione, perche' si perde rapidamente. E non e' mica un male, nella settimana del bonus doppio a wsg, perche' anche chi perde con 0 bandiere si becca i suoi 500 e rotti punti aggratis, per magari 5 minuti di bg.

Il wsg bitching quindi, non e' una cosa deleteria. Tecnicamente 30 bg persi in 5 minuti tra bonus e token riportati sono 40k di onore, senza contare la manciata di kill che si possono fare all'interno, l'importante e' prenderci la mano. Che poi capita che joinando a caso si becca il game che stava per finire (10 sec di gioco, comunque 500 honor) o capita di beccare il raid uber a cui e' andato in link dead un player (10 sec di gioco, up to 2.5k honor, a seconda delle bandiere a cui si assiste).

Insomma divertente, per chi ha tempo a disposizione.
Questo weekend il tempo era strabello, cosi' ho approfittato per vedere un po' del Musashi (che altro non e' che la sconfinata hinterland di Tokyo, che proprio a quella Milanese da paglia, ma tanta) e la sera mi sono dedicato a raccattare un po' di onore, guidato dalla saggia scimmiazza. Un po' di premade, qualche Arathi Basin di contorno e qualche momento di puro pug. Mi e' passata meglio del previsto e con ottimi risultati, ora rimangono gli ultimi due giorni...

mercoledì, marzo 22, 2006

Questione generazionale

Stamattina in metro c'era un signore, attempato e ben vestito, con un grosso lettore digitale in mano che si muoveva a tempo di swing. La visione mi ha fatto venir voglia di parlare di una caratteristica che contraddistingue i giapponesi, ossia quella di essere in anticipo di una generazione rispetto al resto del mondo.

Mi spiego, io mi vedo tra qualche decina d'anni, capelli brizzolati (seee magari, per via della maledetta genetica mi sa che al massimo avro' una parrucca brizzolata) a leggere un fumetto, o ad ascoltare mp3 in cuffie mentre mi reco al lavoro. Ecco, qui gia' succede. Fenomeni culturali come i manga, il cinema d'animazione, i videogiochi sono radicati da oltre 40 in Giappone (magari i videogiochi da 20, dai) ed e' cosa normale quindi per un adulto che vi e' cresciuto assieme usufruirne ancora oggi. Da noi un sessantenne che gioca con la psp e' una notizia da giornale locale, qui e' pratica comune.

Oggettivamente va detto che dove 10 giocano e leggono fumetti in treno altri 10 leggono quotidiani, e ricordiamo che il Giappone e' il paese al mondo con il piu' alto numero di giornali stampati pro capite.
Complice di tutto questo e' anche il sistema di trasporto, che permette di svagarsi durante il tragitto casa-lavoro. Le macchine sono sempre tante, ma la gente che si sposta con i mezzi pubblici e' di piu', quindi il mercato stesso cerca di offrire prodotti adatti ad occupare il tempo del viaggio, dato che al contrario dell'auto stare in treno non richiede concentrazione alcuna.

Oltretutto per ovviare al problema dei parcheggi, in Giappone vige una legge che vieta l'immatricolazione di autovetturea chi non presenta la documentazione in cui si dichiara di possedere un posto auto. Ma stiamo divagando.

lunedì, marzo 20, 2006

Sulla strada per Makuhari

La Foodex, come tutti i grandi eventi fieristici del Giappone, si tiene a Makuhari, amena localita' costiera (in teoria, poi io il mare mica l'ho visto) situata nella prefettura di Chiba, ma che per convenzione ed eleganza passa col nome di Fiera di Tokyo (come del resto Tokyo Disneyland e il Tokyo International Airport, tutti a Chiba stanno).

Di conseguenza si puo' immaginare che non sia proprio vicina al centro di Tokyo, nonostante sia comunque facilmente raggiungibile in treno, con un tragitto che da casa mia dura circa un'ora e mezza. Treviso-Verona ecco.
Fortunatamente non e' stato complicato, Nambokusen fino a Nagata-cho, poi Yurakuchosen fino a Shin Kiba, e da li' Keyosen dritto a Makuhari.

Specifico il tragitto perche' e' stata una nuova esperienza, sia perche' ho provato l'ebbrezza di girare con i treni locali (la Keyo e' una linea ferroviaria vera e propria, e fa parte di una vastissima e intricata rete che serve la "Greater Tokyo", ossia quasi tutto il Kanto) sia perche' ho visto la zona della baia, ed e' stata una visione.

Lunedi il tempo era bruttino e sono passato anonimamente, martedi mattina pero' c'era un bel cielo terso e il sole delle 6 e 30 di mattina era proprio primaverile, tanto che se ne sentiva il calore. Per svegliarmi a ore simili mi serve una gru, ma devo dire che almeno il tragitto in treno e' rilassante perche' ci sono poche persone. Ovviamente da Meguro a Tatsumi e' tutto tratto metropolitano, quindi nulla di diverso dal solito, ma poi si arriva a Shin-Kiba, capolinea della Yurakuchosen e primo tratto delle reti ferroviarie.

E a Shin-Kiba il treno esce all'aperto. Un fiotto ha illuminato la carrozza, e dai finestrini e' apparso lo splendido paesaggio della baia di Tokyo, formata per lo piu' da piccoli e medi capannoni, viuzze strette e qualche piazzale. E poi i grandi fiumi di Tokyo che sfociano nella baia, e in fondo Odaiba con la sua grande ruota panoramica.
Sono rimasto veramente affascinato, martedi. E' veramente un'altra Tokyo, e fa ricordare che in fondo questa e' una citta' di mare.

Mi grattuggi ancora un po' di sale?

Finita la Foodex. La settimana scorsa e' volata, o meglio passata, come un turbine, lasciandomi veramente stanco ma oltremodo soddisfatto. La fiera era grande, gigantesca, e il padiglione dell'Italia il piu' vasto: erano presenti circa 200 espositori italiani, il che tradotto e' stata una mole di lavoro e sbattimento incredibile per chi doveva coordinarli.
Ho fatto veramente di tutto, dalla distribuzione di cataloghi all'affettare formaggi, pane, insaccati. Ho servito vino ai visitatori dei vari seminari, ho fatto da fotografo, pr, sguattero e receptionist. Insomma le ho passate un po' tutte ed e' stato veramente divertente.

Gli aneddoti sono infiniti e non li ricordo nemmeno tutti ora, man mano vedro' di raccontarli: una cosa che mi e' rimasta veramente impressa e' stato lo stand della Frisk (caramelline alla menta, le vendono anche in Italia, sono un prodotto belga tra l'altro), dove stavano 3 ragazze di cui due battevano le mani e la terza, su un piedistallo, sfidava i visitatori a sasso forbice e carta. Davanti allo stand della Frisk c'era fissa una coda di venti persone, sempre.

E poi il cibo: dopo mesi di dieta giapponese (la quale per altro mi piace sempre di piu'), ho assaggiato un pezzo di parmigiano, e' stata la rinascita dei sensi. Da li' (era lunedi pomeriggio, fiera ancora chiusa ma stavamo sistemando lo stand) per tutta la settimana e' stato un crescendo, prosciutto di parma, san daniele, pecorino, treccione affumicato, pomodorini sott'olio, mozzarella di bufala, pasta, un po' di vini (vabbe' non potevo dire di no): la cucina italiana con i suoi sapori sono tornati ad allietare il mio palato, tanto che ho sentito un po' di nostalgia. Quando torno a casa vado dalla nonna a mangiare lasagne.

Per ultima, personale soddisfazione per il lavoro svolto finora: le schede sui prodotti alimentari e la guida agli importatori che ho curato sono state pubblicate e distribuite in fiera, ho ricevuto i complimenti dallo staff della sede di Roma e mi sono sentito veramente orgoglioso del lavoro svolto, ciliegina sulla torta di una settimana veramente intensa.

E domani, in quanto primo giorno di primavera, e' festa cosi' mi riposo. Il Giappone e' davvero un paese civile.

lunedì, marzo 13, 2006

Modelli di comunicazione

Si sa, in Giappone sono avanti. Le societa' sono tante e la concorrenza spietata, e avere uno spazio pubblicitario a Tokyo costa uno sproposito. Cosi' ci si ingegna e si inventano nuovi luoghi dove reclamizzare i propri prodotti.
E' qualche mese ormai che ogni mattina, sul tratto della Ginza line che da Tameike Sanno va ad Akasaka Mitsuke cerco sempre di avere un posto vicino al finestrino, perche' fuori c'e' lo spot della Philips.
Fuori, gia'. Dentro la galleria della metro, sul lato destro, sono affissi in sequenza i frame di un breve spot pubblicitario, cosi' il pubblico che li guarda dal treno in corsa li percepisce come un filmato. Lo spot e' breve, durera' circa 20 secondi, ma la tecnica e' talmente affascinante che non posso fare a meno di osservarlo ogni volta.

Pensavo che fosse una trovata della Philips a dire il vero, invece da una settimana e' cambiato, ora c'e' la reclame della HSBC. Insomma, i muri delle gallerie della metro vengono affittati dalla TokyoMetro, applausi all'inventore.
Ovviamente non "tutti" i muri, sistemi del genere sono presenti solo nei tratti a grande percorrenza, e quindi con grande numero di spettatori. Malgrado la ressa presente ogni giorno, sono contento di frequentare uno di questi.

venerdì, marzo 10, 2006

It's liek i pwn u liek hard and stuff

Un titolo simile ci sta tutto per commemorare i bg di ieri sera, nonche' la rinascita del mio fegato. Non e' che non vincessi da tanto tempo, alla fine capitano i momenti belli ogni giorno, pero' ieri e' stata teh pwnsauce e si e' dimenticata la parola sconfitta.

Insomma, abbiamo tritato l'orda in gruppo premade ad Arathi, e' stata la sagra del cp e soprattutto la sagra della rigenerazione del mio fegato rovinato da settimane di rosicamenti. Rimane il fatto che devo ancora finire la reputazione ad Alterac e la' non ci sono santi ne' madonne di fare un gruppo serio, ma sopportero' anche questa.
Intanto mi posso permettere i /laugh quando ganko quegli sfigati rank 11+ che hanno fatto reputazione vincendo i bg per superiorita' numerica.

slash chicken lol

Cosi' come Bonvi disegnava

Oggi mi e' tornata in mente una delle prime vignette di Sturmtruppen, in cui i soldati tedeschi facevano catena per trasportare dei proiettili. E tutta la vignetta era piena di "danke, bitte, danke, bitte..." un po' come qua. sono che si esprimono con "domo, domo..." mentre da uno all'altro ci si passa ogni singolo fascicolo.

Vorrei aprire un discorso sui fascicoli, rileggendo anche il post di ieri. Ah, me stolto e gnubbo! mi fossi accontentato di quelle misere 270 copie. In realta' tra ieri pomeriggio, sera e tutto oggi saro' arrivato a quota duemila, e le sento tutte sulle mani, visto che una a una sono state da me graffettate.

E quindi TU, misconosciuto e paffuto imprenditore italiano, tu che tra pochi giorni sbarcherai a Tokyo per presentare la tua azienda alla Foodex, ricorda: il materiale che ti verra' consegnato ha lo stesso valore dell'ipoteca sulla sua casa, se osi scartarlo o non leggerlo da cima a fondo, possano le termiti infestare il tuo guardaroba. Per sempre.

giovedì, marzo 09, 2006

Giornata divertente

Hayao l'Orgoglioso: ...e cosi' queste sono le ultime schede dei prodotti. Le ho divise in modo che le tipologie siano blablablabla...
Capa soddisfatta: bene, molto bene. Con questo abbiamo finito?
Hayao l'Orgoglioso: *sorride* c'e' altro che posso fare? (pensiero reale: hahaha hai visto come sono uber? dai dammi un altro lavoro del genere che lo pwno subito)
Capa pensierosa: mhm... si, parla con CapoufficioJappo, vedi se ha bisogno di una mano con i preparativi della fiera.

Hayao il Disponibile: ども CapoufficioJappo, avete bisogno di una mano con i preparativi?
CapoJappoSorridente: si guarda, ci sono dei fascicoli di cui van fatte alcune copie.
Hayao l'Interessato: vedo vedo... e quante copie devo fare?
CapoJappo Ghignante: 270.
~~~*~~~

Da qui, l'haiku del giorno:

Perche' quella volta il Sarin
 non era mica abbastaza

mercoledì, marzo 08, 2006

Complessi

Leggevo sul forum di purepwnage alcuni post in cui partecipava una ragazza, tale Sapphire. Questa e' una giocatrice di CounterStrike Source, sembra pure dai commenti che sia discretamente brava e oltretutto e' una ragazza carina, a giudicare dalla foto in firma e nell'avatar.
Ora, a leggere queste cose mi sale un sentimento strano. Ed e' quello che succede a gran parte della popolazione del forum da quello che ho visto. nasce cioe' una sorta di divinizzazione della persona, la quale sembra talmente fuori posto da sembrare superiore. Ci pensavo, e' un discorso ancestrale; mi ricordo di scene simili anche in daoc, e in alcune strip su daoc (di cui non ricordo l'url -.-). Inconsciamente ma inesorabilmente il giocatore medio si crea su persone simili delle incredibili pippe mentali, che sfociano, in noiosissimi discorsi in send (in game) oppure in difese a spada tratta in discussioni nei forum (off game), ad ogni modo in casi di zerbinismo estremo.
La cosa veramente interesante e' che non si tratta di reazioni soggettive, che qualcuno ha e altri no: tutti i giocatori maschi reagiscono in questa maniera di fronte a una ragazza che gioca, a vari livelli di complessita' certo ma succede a tutti. Tutti gia', io compreso. Ma e' piu' forte di me, ne sono consapevole e ci rido sopra, e' bello scoprire questi atteggiamenti inconsci in se'.
Di solito tutti proseguono finche' non si vede una foto di lei, generalmente le ragazze pro gamer non spiccano in femminilita'. Ma anche qua ci sono eccezioni :)

La morale di tutto e': Look at the sunset.

martedì, marzo 07, 2006

Elegia sulla banchina dei treni

Tu nata in questa terra rigogliosa,
dove l'acqua abbondante, i fertili terreni
donano all'uomo ricche messi.

Tu nata in quest'isola lambita dal mare,
dove ogni giorno le sapienti mani
dei pescatori raccoglono copiosi bottini.

Tu nata in Giappone, patria di riso e pesce
che cosi' bene si prestano a sopraffine
combinazioni e leggere e nutrienti ricette...
come eva fai ad avere un sedere cosi' enorme?


e' la fiera degli enjambement, ole'.

lunedì, marzo 06, 2006

Aggiornamenti

Aggiornamenti su gli album trovati ovviamente. Vabbe' non e' interessante per il cazzo ma sono fiero delle mie scoperte. Ieri sono stato nel piccolo negozietto dell'usato di Musashi Koyama, un quarto d'ora a piedi da casa mia. Il tempo era bello e cosi' ho approfittato per fare due passi e soprattutto vedere se il diabolico parrucchiere HAKKAR aveva clienti. Troll presumibilmente.

Comunque sia, mi sono messo a spulciare come al solito i due scaffali di cd del negozio, e sono uscito con tre reperti:
1) The Wedding Album, Duran Duran. Hahaha sorpresi vero? In realta' e' per un regalo, costava poco e fa sempre scena.
2) Heart, L'Arc~en~Ciel. Un classico, non avevo mai visto il cd originale e cosi' ho approfittato. Per la felicita' di Penny.
3) Helpless, Thyphoon24. Aaaa finalmente ne ho trovato uno! E' il penultimo album (anzi non ancora penultimo, il prossimo esce dopodomani), datato 12 mesi fa. A dire il vero fanno musica davvero troppo dura per le mie orecchie, comunque sia un doveroso tributo a una grande band.

Il nano continua a riempirsi.

Manabile sull'utilizzo della Metro

Ci si riferisce alla Tokyo Metro ovviamente.
Non si parla di come salire sui treni o timbrare i biglietti, e nemmeno come farli. L'argomento principe di cui voglio trattare e' il comportamento che conviene tenere per passare da turista niubbo a utilizzatore avezzo e smaliziato. O almeno questo e' l'obbiettivo.
Perche' scrivere di una futilita' del genere? Perche' non e' una futilita'; prima di tutto aiuta a combattere lo stress, in secondo luogo puo' pure abbattere i tempi di percorrenza, quindi ora mi concentro e inizio la disquisizione.

Tra un treno e l'altro bisogna sgambettare lungo scale, corridoi e -in stazioni piu' grandi- attraverso piccole mall; tutto questo avviene anche a Milano o Roma, solo che le norikae (congiunzioni) di Tokyo sono infarcite di una quantita' tale di persone che spesso risulta difficile anche imboccare una deviazione. Ci si sposta a blocchi insomma, e qui si scorge una differenza tra tipologie umane: esiste la persona-che-guida, che taglia attraverso le altre e sceglie la propria strada, e la persona-che-segue, ossia la massa che furbescamente si accoda a una persona-che-guida e sfrutta la scia. E' ovviamente comodo rientrare in questa seconda tipologia, anche se esistono svantaggi legati al fatto che si sta accodati a n persone per n tempo, e oltretutto bisogna sperare che la persona-che-guida vada nella nostra stessa direzione.

1) Passo, passo, cadenza.

Cosa si puo' fare dunque? Metodo scientifico: osservare e sperimentare.
Esiste, tra i tunnel sotterranei della capitale nipponica, una legge conosciuta e implicita seguita e rispettata da tutti, che si basa su un semplice principio fisico.
Chi ha piu' quantita' di moto ha la precedenza.
Essendo i giapponesi un popolo composto prevalentemente da individui di corporatura normale, tendente al minuto (ma ci sono le eccezioni eh) la massa non conta moltissimo, e quindi ci si basa sulla velocita'. Ebbene si, ci ha il passo piu' veloce e deciso, guadagna strada anche attraverso a folle e folle di persone, che sommessamente cederanno il passo a chi e' piu' veloce di loro. Attenti a non esagerare oppure finisce ad autoscontri.

2) Anche l'occhio vuole la sua parte.

In aggiunta all'andatura, serve esprimere decisione. Un tizio che cammina a passo accelerato con l'espressione da balbo in viso non desta certo rispetto, bisogna invece sapersi imporre psicologicamente, soprattutto su chi viene in senso di marcia opposto. La cosa migliore e' mostrare un'espressione dura, quasi incazzata, ma attenzione! senza guardare le persone, non siete arrabbiati con loro. Sguardo dritto davanti quindi, tendente all'orizzonte: voi siete dei duri che guardano oltre, che hanno ben altri pensieri che occuparvi di vedere se avete ostacoli sul vostro passo. E poi siete stranieri e gli stranieri duri fanno impressione. Risultato garantito anche nel caso di vagoni strapieni: fate la faccia incazzata e i passeggeri cercheranno di lasciare un po' di spazio attorno a voi.

3) Sapere dove si mette i piedi.

Ora siete iniziati ai grandi segreti della metro, con passo veloce e sguardo alla Bruce Willis potete andare ovunque. Gia', basta sapere dove. Studiate, istruitevi, usate l'intuizione. Camminar decisi e poi fermarsi ogni 10 metri a cercare indicazioni o leggere guide vi releghera' a figura di pagliacci; la conoscenza della direzione e' la parte teorica del tutto, ma e' essenziale per la riuscita pratica. Non serve avere le piantine stampate in mente, ricordatevi i colori delle linee e seguite i cartelli di conseguenza, senza fermarsi a riflettere.

Welcome to the real World.

venerdì, marzo 03, 2006

Hype!

Lo apevate che il 16 marzo esce Final fantasy XII? Io si, e anche le grondaie dei palazzi ormai. La pubblicita' e' martellante e onnipresente, comprese le porte dei vagoni della metro. Non avendo mai giocato a un FF superiore al 6 (ma 2 4 5 6 li ho finiti sull'emulatore per pc) sono sempre stato invidioso di chi ha una playstation e ci gioca, ma tanto non avrei tempo ugualmente visto che devo pwnare i niubbi a wow. Comunque ci sono i soliti 6 personaggi (3 maschi e 3 femmine), il protagonista e' biondo e acconciato alla giapponese, tipo quello del 10 (ma anche quello del 7...), poi c'e' il bello ma non troppo e il tipo chiaramente truzzo. Sono tutti giovani pero'.
Le ragazze non sono particolarmente diversificate (parlo delle immagini eh, nel gioco sicuramente saranno ben caratterizzate), ma tra loro spicca una donna-coniglio, con orecchie talmente vere che un po' fanno schifo.

Esistesse il pvp mi comprerei una playsation, forse.

giovedì, marzo 02, 2006

Toponomastica nascosta

Spesso girando per Tokyo con persone che ci vivono da sempre mi piace leggere i nomi dei quartieri secondo il significato letterale degli ideogrammi, cosi' Shimbashi esce "nuovo ponte", Aoyama "montagna azzurra" e cosi' via. La reazione a questi miei commenti di solito e' ilare, nessun giapponese infatti pensa leggendo un nome di localita' al suo significato letterale. E la cosa non mi stupisce piu' di tanto, d'altronde chi in Italia si sofferma su parole come Benevento, Alberobello, Piombino? I bambini forse, ecco.
Pero' per quanto sia d'accordo sul fatto che possa risultare infantile, mi piace ugualmente ragionare su questi nomi, perche' come da noi Benevento ha una storia dietro al nome cosi' sicuramente e' accaduto qui.

Faccio degli esempi, abbastanza banali visto che non possiedo una grandissima conoscenza dei luoghi. Partiamo da un posto famoso, Shibuya (tanto per cambiare). Uscendo dalla stazione, a nord (dove c'e' Hachiko) si puo' notare che a sinistra la strada a fianco di IchiMaruKyu (109) e' in salita, stessa cosa guardando a destra la strada che sale fino alle Poste Centrali e discretamente ripida. Ora, la ya di Shibuya si scrive con "tani", ideogramma che significa "valle".
Koyama, il quartiere dove vivo, ha effettivamente una zona piu' alta rispetto al resto del circondario, proprio come una "piccola montagna". E potrei andare avanti a lungo, Sakuradamon e' la "porta del campo dei ciliegi" e guarda caso lungo le rive del fossato del castello imperiale e' pieno di questi alberi, la "zona dei ponti" (Shimbashi, Nihonbashi, Kyobashi...) e' quella parte di Tokyo compresa tra il palazzo dell'imperatore e la baia, dove i diversi fiumi che bagnano la capitale convergono.

Tutto questo mi fa pensare al significato che devono avere altri nomi; penso a Kosugi, immaginando una zona di campagna magari presidiata da piccoli cipressi, Meguro, che prende il nome del fiume che lo attraversa, e chissa' che leggenda puo' aver dietro un "fiume degli occhi neri". Roppongi, la terra dei "sei alberi". Perche' e' bello immaginare il paesaggio, ora coperto da uno stuolo di edifici e grattacieli su una superficie simile a quella della provincia di treviso, al naturale, scoprendo tutti i colli, fiumi, piane di cui tokyo e' composta e che ai tempi in cui Edo era circoscritta alla zona centrale vivevano pienamente il loro nome.
Ora tra metro e auto, cemento e cavalcavia non si vedono piu', i colli sono mascherati e i fiumi passano sottoterra, e l'ultima traccia della loro presenza e' scoperta solo da chi percorre in bicicletta le strade della capitale, e vi assicuro che sembra di essere a Bolzano.

mercoledì, marzo 01, 2006

Tran Tran

Ho il telefono scarico e senza credito, piove, non ho voglia di lavorare e mi devo inventare qualcosa per il compleanno di Ai.
Sogno un piumino e una dormita in piena mattina (il massimo) e invece mi subisco metropolitane con gente accavallata una sull'altra, e oggi si e' veramente raggiunto un picco storico.

Il mio regno per una vita da mantenuto.