Arrivato a Shinjuku, le scelte sono due: andare a controllare che al locale sia stata preparata la tavolata oppure passare a scuola a salutare Eun Son. Non ci penso molto e mi dirigo a Yoyogi.
Chi e' Eun Son?! Chi e'...?! ... lo spiego qui sotto.
Ne parlo qualche volta nei post, ma non l'ho mai presentata ufficialmente, Eun Son e' la persona che mi sopporta quotidianamente. La potete ammirare mentre sceglie accuratamente le verdure per la cena: oltre a essere una discreta (fortuna che non capisce l'italiano hahaha) cuoca e' una persona piena di interessi, e non ci si annoia mai a parlarci assieme.
Le piace moltissimo mangiare sushi e yakitori, e' ovviamente una divoratrice di kimchi (le aberranti verdure salmistrate e speziate piatto base della cucina coreana) e guarda qualsiasi drama con tipi come Matsumoto Jun o Ogura Shun (non sono sicuro del cognome di quest'ultimo, ma e' poco rilevante).
Lavora come insegnante in una scuola internazionale di lingua giapponese, e nonostante lo stress tiene duro.
Ma torniamo a noi. Arrivo a scuola, la saluto, vado in aula studio e mi appiscocco beatamente per un'oretta: la stanchezza e' arrivata tutta di colpo e devo prepararmi per la serata imminente.
Quando sono le 5 e mezza ci dirigiamo assieme verso il Gunbali2, locale di recente apertura in cui si ricorda che il chamisul costa poco perche' in promozione. Si va presto in genere, perche' le metro chiudono a mezzanotte e per avere a disposizione abbastanza tempo non c'e' altro modo. O quasi, ma vedremo in seguito.
Non e' che si possa fare una descrizione di quanto accade durante una serata a mangiare sangyopsal, anzi riguardo l'aspetto prettamente culinario ne ho gia' parlato precedentemente.
Provo a far parlare le immagini quindi, allargando il campo e mostrando le persone che stanno attorno ai tavoli.
Eccoli quindi, attorno alla classica pignatta tutti felici e sorridenti. Notevole Jin, il terzo da sinistra, il quale durante l'universita' lavorava in un host club. La serata e' trascorsa liscia e tranquilla: tanto sangyopsal e brindisi di chamisul, la compagnia tiene botta (quasi tutta almeno, ma sono asiatici mica e' colpa loro) e si prosegue, con un paio di comparse a sorpresa.
Eccoli, uno e due da sinistra. Ibedon e il Penny che non perdono occasione di farsi una bevuta in compagnia. Senonche' la ragazza di Don si e' sentita male, e portata a casa di Penny gli ha vomitato ovunque. Ma a parte questo, che ha poi segnato irrimediabilmente l'umore (e i rapporti) dei due nel fine serata, e' stato nel complesso divertente.
Arrivate le 11 e mezza, il momento clou. "Minnaaaa kaeroze!" la chiamata del si torna a casa. Par vera. A questo punto in genere, i "soliti" intervengono per far si che in un modo o nell'altro accada qualcosa che faccia perdere il treno a qualcuno, lasciando quindi a tutti gli altri l'unica soluzione di fargli compagnia fino all'alba. In genere e' il CM che si occupa di questo, ma sabato non e' potuto venire causa lavoro, quindi la delega se la sono presa Jin e Jeh Won che nel tragitto dal locale alla stazione di Shin Juku sono riusciti a convincere i piu' restii a virare verso un'izakaya piuttosto che verso i cancelli dei treni. Operazione riuscita, e ci troviamo tutti scalzi a calcare i pavimenti di legno di un Watami a Nishi Shin Juku, rinfrancandoci con piatti tipici (pelle di pollo impanata) e qualche bicchiere di Sawa.
E intanto si decide: che fare nelle ultime ore? E qui mi ergo, sostenendo che non si puo' non andare al karaoke. Quindi, usciti in strada ne cerchiamo uno; senza fare troppi sforzi veniamo agganciati da uno dei ragazzi di un Big Echo vicino, uno di quelli che passano la notte fermando i passanti e proponendo loro una sosta nel loro locale invece che in quello del vicino.
Solo che il poveretto ( a sx nella foto) non sapeva con chi aveva a che fare. Potete vedere un momento della lunga contrattazione, che ci ha portato ad ottenere 2 ore di karaoke con drink illimitati a 1500Yen a persona (circa 10 euro).
E cosi' abbiamo trascorso gli ultimi scampoli della notte. Ho finalmente potuto cantare "Fire Cracker" degli Ellegarden (ci hanno messo mesi a inserirla nei karaoke ffs) e la cover dei BeCru della canzone di Phil Collins "Against all odds" ha mietuto un successo inaspettato. Per il prossimo giro mi tengo degli assi nella manica non da poco, ma ne parlero' a tempo debito.
La serata va cosi' a concludersi, mentre ognuno trova faticosamente la via di casa. La prossima volta ci sara' sicuramente un CM con il bisogno di sfogarsi per aver perso una serata, e gia' si profetizzano risultati migliori. Sperando che i kami vigilino su di noi e soprattutto sull'appartamento del Penny.
1 anno fa