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[How to Dismantle an Atomic Bomb - 2004]

giovedì, dicembre 06, 2007

Kōzu Banzai!

Mi accingo a scrivere gia' pensando alle esclamazioni di alcuni (ciao Fabio!) leggendo solo il titolo del post.

Domenica mattina c'era un tempo splendido e poche idee su cosa fare: ho cosi' pensato di realizzare un progetto che avevo in mente addirittura dall'estate scorsa, che per mancanza di tempo o di voglia ho sempre rimandato.

Cosi' mi sono diretto alla volta di Ōsaki, che e' uno degli hub ferroviari che legano la provincia di Tōkyō con quella di Kanagawa e ho atteso impazientemente un treno in direzione di Odawara.
Conosco piuttosto bene il circondario della stazione di Ōsaki, avendoci abitato per un bel po' di tempo (e non finendo mai di rimpiangere la comodita' del posto), cosi' l'attesa non e' stata per nulla noiosa: una passeggiata verso il tempio del quartiere (dove risiede una statua della Scimmia), un salto al Beck's Cafe e arriva l'ora di prendere il rapido per Hiratsuka.

E' la tarda mattinata di domenica, il treno che solitamente e' strapieno di pendolari nella tratta Yokohama-Shin Juku e' piacevolmente vuoto, con l'imbarazzo della scelta per sedersi. Cosi' prendo posto vicino al finestrino, e mi lascio incantare dai paesaggi della provincia.

Dopo Kawasaki si entra a Kanagawa, prima fermata e' proprio Yokohama, con i suoi grattacieli bizzarri e le bianchissime costruzioni in riva alla baia. Il treno prosegue mentre il paesaggio volge verso l'extra-urbano, e le case si fanno sempre piu' rade e sempre piu' intervallate da campi e boschetti.
A Hiratsuka cambio e prendo un locale, che in pochi minuti mi porta fino alla stazione di Kōzu.

Eccola, precisa identica a come e' disegnata in Generation Basket ("I'll" per chi lo conosce col nome originale), in bella mostra la tettoia dove si appollaia Yamazaki.
Rimango un po' stupito dal fatto che attorno alla stazione non c'e' assolutamente nulla, niente Red Barns ne' niente. E' una stazione di campagna, con il piazzale per i bus e i taxi e null'altro.
Scendo sulla strada principale, che e' una lunga statale che corre parallela alla costa, che si intravede una riga di case piu' in la'. Pochissimi negozi, per lo piu' chiusi in questa soleggiata domenica; nulla a che vedere con i ritmi da "24/7" di Tōkyō.

Impaziente, scendo fino alla riva, e qui mi si para di fronte un'immagine vista e stravista.
Proprio lei, la spiaggia di Kōzu. Con l'autostrada che ci passa sopra, i gradoni in cemento dove chiaccherare dopo le partite e la spiaggia di ciotoli bianchi e liscissimi dove fare falo' e barbecue nelle sere d'estate. Si insomma, piu' o meno.
Non posso fare a meno di rimanere a bocca aperta: il mare tra l'altro nonostante la colata di cemento che lo costeggia e' davvero bello, e pare persino pescoso a giudicare dalla quantita' di gente con la canna da pesca.

A questo punto non posso fare altro che una cosa, pensando a tutti i katsu-kare mangiati a colazione.
E' stata davvero come conquistare una vetta ambita da tempo. In realta' poi il paese e' piccolo, si snoda lungo la costa e non ha assolutamente nulla, nemmeno la scuola superiore. Probabilmente Asada ha ambientato la storia nella vicina Odawara, usando pero' come sfondo quello sicuramente suggestivo di questa spiaggia.



Tutto questo mentre Eun Son, indispettita di suo per essere stata trascinata in un posto totalmente anonimo in un prezioso giorno di vacanza mi guarda scuotendo il capo mentre mi aggiro estasiato sulla spiaggia. Ma alla fine il posto e il bel tempo coinvolgono anche lei, e si lascia trascinare dall'atmosfera di Kōzu.

Concludo con una promessa, la prossima volta sara' dall'altra parte della baia, provincia di Chiba. Kisarazu con i suoi tanuki, il bar di Master, lo Yassai-Mossai e i live dei Kishidan ci aspettano!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ci tiro un NEEED pesantissimo..... spero tu ti sia dipinto dei finti baffi per onorare il vecchio Harumoto visto che eri pure in dolce compagnia!!!!
Madonna quanta invidia... ma nn c'era nemmeno il negozietto di basket??
La spiaggia che spettacolo !!!!
TITOOOOOOOOOO!!!!!!
Un saluto pieno di stima!!

Unknown ha detto...

Tra l'altro vorrei far notare la potenza visiva/mistica che ha quella statua della scimmia.
Col suo sguardo semplice,ma allo stesso tempo pieno di saggezza,intrinso di lore;si narra che nel tempo svariati raid-leader siano venuti in pellegrinaggio auspicando il drop leggendario,inchinandosi davanti ad essa.
Un capolavoro dell'arte che nessun nerd dovrebbe perdersi.
(ma c'è sempre accanto la statua di Doraemon?)

Hayao ha detto...

E inoltre e' eccezionale la sua postura: e' ben pasciuta, segno di ricchezza e abbondanza di drop per i suoi fedeli, e si tiene placidamente le mani sulla panza per sottolineare questo.

Si, ha sempre Doraemon su un lato e Pikachu sull'altro....