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sabato, marzo 03, 2007

Metti una vasca all'aperto e i fiocchi di neve

Capitano spesso periodi in cui non riesco a trovare il tempo di scrivere, o meglio in cui non ho voglia di mettermi a scrivere.
Vuoi per mancanza fisica di tempo, per l'umore altalenante o per penuria di argomenti interessanti, oppure come piu' spesso capita non mi piace quello che scrivo e le righe digitate finiscono a tempo indeterminato nella famigerata cartella bozze.

Pero' di cose da dire ne ho, se non altro per la piacevole gita trascorsa nella prefettura di Gunma assieme ad un folto gruppo di amici. Destinazione le terme di Misagami, che vantano una storia pluricentenaria e sono piuttosto conosciute nel Kanto; non come il mega complesso di Hakone ma per lo meno la quiete e' certamente maggiore.
Ed era proprio la quiete che cercavo (uso il singolare perche' la maggior parte della compagnia non era dello stesso avviso, ma ne parlo piu' tardi): dopo 2 mesi di ritmi frenetici, alleviati dal clima non troppo rigido di quest'inverno, il bisogno di staccare la spina e' diventata un'ossessione.

Ossessione sparita nel momento in cui mi sono infilato nel rotemburo, la vasca all'aperto della sorgente termale.
Il posto si trova sulle rive di un fiume, in una zona montana: il corso d'acqua ha scavato la sua strada nella roccia cosi' le sponde si alternano tra ampi spazi argillosi e pareti calcaree, spettacolo ben visibile immersi nell'acqua calda della onsen. Attorno, solo dorsali di montagne verdissime per le molte agrifoglie presenti, e nessun rumore se non lo scrosciare dell'acqua della fontanella termale e l'immaginario rumore della neve che cade.
Per una congiunzione astrale inaudita infatti, nel momento in cui siamo arrivati alle terme fino alla domenica successiva, a Gunma ha nevicato. Non moltissimo a dire il vero, ma la notte di venerdi e la mattina di sabato i fiocchi erano abbondanti e fitti, e non esiste condizione migliore per rimanere immersi in acqua calda, parlando del piu' del meno con amici e bere sake appositamente collocato su tazzone di legno galleggianti.

E' stato davvero magnifico, non mi sarei mai aspettato un risultato simile. Non e' la prima volta che vado in una stazione termale, ma tra quelle di Odaiba o comunque in zona ancora metropolitana e la quiete di Misagami ci passa un oceano.

Va detto che anche la compagnia ha fatto la sua parte: non e' facile ritrovarsi con un nutrito gruppo di persone, sia per gli impegni personali sia, soprattutto, per gli impegni di lavoro (dato che la stragrande maggioranza di loro lavora 6 giorni a settimana...). Ma quando ci si riesce, il risultato positivo e' garantito.

Detto questo, voglio rompere la tradizione millenaria della mancanza di foto in queste pagine per presentarvi un tipico clan yakuza dell'honshu orientale. Il capo famiglia e' il tipo al centro, sembra davvero un tipo rispettabile e simpatico, attorno ci sono scagnozzi assortiti.



A proposito degli scagnozzi, come si confa al popolo giapponese hanno una gran passione per l'alcol, per quanto non lo reggano per niente (salvo rare eccezioni). Cosi' dopo aver comprato preventivamente 10 bottiglie di sochu (di quello buono, d'importazione coreana) abbiamo passato la serata a finirlo, con un finale degno, o meglio dire indegno.

Ci sono filmati a riguardo, ma li terro' privati per decenza.

2 commenti:

Shadow ha detto...

Fantastica la foto! Sembrano simpaticissimi i tuoi amici!
notare l'uso REALE (e io che pensavo fosse un'esagerazione mediatica..) del simbolo di "vittoria" con le dita lol

Hayao ha detto...

No, lo fanno proprio tutti per qualsiasi posa immaginabile :)