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domenica, novembre 12, 2006

Elegia al fast-food (giapponese)

Potrei risulatre blasfemo ai piu', ma ho deciso di raccontare della mia soddisfazione a usufruire dei fast food in Giappone.
E sia chiaro non parlo dei fast food a base di cibi giapponesi (dei quali tra l'altro fruisco largamente) come Yoshinoya o Katsuya, ma proprio di quelli a cui siamo ben abituati anche in Italia, i venditori di hamburger.
E il primo nome a cui si associa "hamburger" e' McDonald.


A me McDonald piace. Gia' avevo parlato del fatto che qua diversamente dal resto del mondo il Mac non puzza (neppure dentro) ed e' quindi un posto accessibile senza dover per forza sacrificare ogni indumento indossato prematuramente alla lavatrice. Ma ci sono altri motivi che mi spingono a frequentare McDonald quasi quotidianamente.
Il primo e' un solido motivo economico: al Mac mangiare costa poco. Ma davvero poco, i prezzi sono sorprendenti: i panini base (Hamburger, Cheeseburger, McChiken) costano 100yen, come le bibite e i dolcetti. Ricordo che 100yen al cambio attuale sono circa 66 centesimi di euro.
Inoltre sono posti puliti, e con tante panche. A me le panche piacciono parecchio: a differenza delle sedie sono imbottite anche sullo schienale e permettono di appoggiare le cose (cappotto e borsa in genere).
Cosi' il Mac e' diventato il luogo dove posso fare colazione (torta di mele e succo d'arancia in genere, se ho proprio fame aggiungo un cheeseburger) e leggere un po' o studiare prima dei corsi, oppure la domenica pomeriggio. Oltretutto la musica nei locali e' piacevole, sono brani bossa nova (in stile Astrud Gilberto per dire) a volume piuttosto basso; e se proprio voglio ho sempre l'iPod, anche se gli Ellegarden non sono il massimo per concentrarsi.

Se invece voglio andare al fastfood per mangiare un buon hamburger, ci sono posti come Mos Burger o Freshness Burger. Con tutta la stima che posso avere per il Mac, i panini rimangono panini del Mac, cioe' cose che sanno da poco. In Giappone questo l'hanno capito e cosi' sono nate diverse catene che offrono una linea di prodotti diversi, seguendo la filosofia della qualita' offerta a un prezzo premium. I menu difatti costano oltre un terzo in piu' di quelli cel McDonald, ma i panini, e le patate fritte, sono fatti a mano e al momento: niente servizio al volo quindi, al momento di pagare viene ricevuto un cartellino col quale ci si puo' accomodare ai tavoli, ed essere serviti dopo qualche minuto.
E assicuro che vale la pena di aspettare. La carne degli hamburger sembra quella fatta in casa, il pane sa da pane e le salse sono strepitose. Menzione speciale al sugo (chiamarlo salsa e' riduttivo) del MosCheeseBurger, fatto con pomodori e cipolle tritate. Le patate pure sono tagliate a mano, belle grosse e col cuore sotto la parte fritta che e' effettivamente patata, e sono accompagnate da anelli di cipolla fritti. Il fatto poi che il tutto venga servito dentro graziosi cestini di vimini e che le bibite siano portate in bicchieri vetro non fa che aumentare la qualita' percepita del servizio.

Conclusione: i giapponesi sono riusciti a trasformare una fetta di cultura americana in qualcosa di decente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se non lo hai mai visto ti consiglio di guardare Supersize Me :D

Hayao ha detto...

se lo facessi credo smetterei di andare al mcdonald -.-
comunque almeno non mangio le patate fritte!

Anonimo ha detto...

Io invece prendo solo quelle :D
PEr la cronaca, il film te lo consiglio, alla fine deciderai tu se farti influenzare o no ;)